
Fonti di finanziamento alternative per startup
Esistono diverse fonti di finanziamento alternative per startup che possono offrire maggiore flessibilità e accesso agevolato rispetto al canale bancario.

Esistono diverse fonti di finanziamento alternative per startup che possono offrire maggiore flessibilità e accesso agevolato rispetto al canale bancario.

Un recente articolo del blog TechCrunch ha puntato i riflettori sul valore aggiunto del crowdfunding al di là della raccolta di capitali e ha proposto un confronto tra crowdfunding e venture capital.

Uno dei concetti con cui gli aspiranti startupper devono fare i conti quando cercano capitali per il proprio business è quello di valutazione pre-money: per avere un quadro completo dell’argomento bisogna comprendere la differenza tra valore pre-money e valore post-money di una società.

Il work for equity è una pratica che permette alle imprese di remunerare i propri dipendenti e collaboratori offrendo loro quote societarie, invece che denaro. È inoltre un ottimo strumento complementare a una campagna SAFE o di equity crowdfunding, se usato nel modo giusto.

Per una startup o una PMI in Italia può essere difficile avere accesso al credito bancario, perché i parametri necessari per avere una buona reputazione creditizia risultano spesso irraggiungibili e le condizioni da rispettare in seguito a un eventuale finanziamento onerose per questi tipi di aziende.

L’Account Based Marketing è una strategia di marketing e vendita B2B alternativa al classico acquisto di spazi pubblicitari online e offline, che permette di aggirare gli elevati costi pubblicitari e di raggiungere un target accuratamente selezionato sulla base delle proprie esigenze.

Una valutazione pre-money accurata prima di un round di finanziamento è importantissima sia per la società stessa, sia per i potenziali investitori.

Una delle principali preoccupazioni degli aspiranti imprenditori alle prese con il lancio di una startup sono i capitali. Trovare fondi diventa una vera e propria ossessione, al punto da rischiare di far dimenticare altri aspetti altrettanto importanti, come la validazione del prodotto o servizio che si intende proporre: è saggio ricordarsi sempre che è inutile avere a disposizione montagne di capitali, se poi non c’è nessuno disposto a comprare quello che gli vuoi vendere.

Sapere come brevettare un’idea di business può essere utile non solo e non tanto per sbaragliare gli avversari, ma più che altro per avere un marcia in più nella ricerca di finanziamenti e per ottenere agevolazioni e qualificazioni per la propria impresa.

Raccogliere capitali per una startup o un’azienda in qualsiasi fase di sviluppo non deve essere solo una noiosa necessità per sopravvivere e per crescere, bensì parte di una strategia di marketing e sales strutturata.