Il finanziamento ponte con il lending crowdfunding

finanziamento ponte

In alcune fasi della vita di un’impresa, ciò che fa la differenza non è solo avere accesso a capitale, ma farlo in tempi rapidi e con sufficiente flessibilità. È a questo che serve il  finanziamento ponte, noto anche con il termine anglosassone “bridge loan” o “bridge financing”: una soluzione di prestito a breve termine che consente di coprire esigenze immediate di liquidità in attesa di risorse più strutturate. La sua funzione è quella di “gettare un ponte” finanziario in attesa di una successiva ricapitalizzazione, dell’erogazione di un prestito a più lungo termine, o del verificarsi di un altro evento di liquidità.

Tra le opzioni per ottenere un finanziamento ponte oggi c’è anche il lending crowdfunding: in questo articolo scopriamo cos’è e come funziona un finanziamento ponte, quando è utile ricorrervi e come è possibile farlo con il crowdfunding.

Che cos’è un finanziamento ponte

Il finanziamento ponte è una forma di finanziamento a breve termine, pensata per sostenere un’azienda in un momento di transizione. Il suo obiettivo è colmare un “vuoto di liquidità” nell’attesa che si renda disponibile una fonte di capitale più ampia, duratura o conveniente già in previsione o in lavorazione: per esempio un bando pubblico, una nuova linea di credito bancaria, un aumento di capitale o la chiusura di una campagna di equity crowdfunding.

Le caratteristiche principali del finanziamento ponte sono:

  • Durata limitata (di solito 6-18 mesi)
  • Finalità specifica e temporanea: “fare da ponte” (to bridge) tra un’esigenza di liquidità immediata e una fonte di finanziamento futura o un evento di liquidità atteso e ben identificato
  • Tasso d’interesse più elevato rispetto al credito tradizionale, compensato dalla velocità di erogazione
  • Garanzie ridotte o assenti, soprattutto se strutturato in forma alternativa

Non si tratta quindi di una soluzione adatta a coprire strutturalmente il fabbisogno finanziario, ma di uno strumento tattico per non rallentare operazioni strategiche a causa di tempistiche burocratiche o vincoli operativi: consente di evitare interruzioni operative, di cogliere opportunità di investimento o di far fronte a impegni finanziari non dilazionabili.

Quando è utile il finanziamento ponte

Il finanziamento ponte può essere utile in diverse circostanze imprenditoriali. Le più frequenti includono:

  • Attesa dell’erogazione di fondi pubblici già assegnati (es. bandi regionali o nazionali) o di incentivi fiscali.

I tempi tra la comunicazione della vittoria di un bando e l’effettiva ricezione dei fondi possono essere lunghi. Un finanziamento ponte permette di anticipare questa liquidità, consentendo all’impresa di avviare il progetto o di sostenere le spese correnti senza attendere i tempi burocratici.

  • Anticipazione di spese specifiche per lavori dalle tempistiche serrate (per es. una ristrutturazione edilizia)
  • Fase di pre-campagna di equity crowdfunding, per finanziare le attività preparatorie e di marketing
  • Attesa dell’erogazione dei capitali raccolti in equity crowdfunding

Durante il periodo della campagna e il successivo, un’azienda necessita di liquidità per continuare a operare e crescere. Un finanziamento ponte può coprire questo fabbisogno, “traghettando” l’impresa fino alla chiusura dell’operazione. Lo stesso vale per eventuali round di finanziamento tradizionali.

  • Fase tra due round di investimento, per evitare rallentamenti nello sviluppo del progetto
  • Copertura del gap temporale tra l’incasso di una vendita e l’opportunità di un successivo investimento o Pre-finanziamento di ordini acquisiti, in attesa dell’incasso

Le imprese possono trovarsi a dover far fronte a ordini di grandi dimensioni che richiedono un significativo anticipo di cassa per l’acquisto di materie prime o per coprire i costi di produzione. Analogamente, ritardi nei pagamenti da parte di clienti importanti possono mettere a dura prova la liquidità aziendale. In questi scenari, un finanziamento ponte rapido può offrire la flessibilità necessaria.

  • Avvio di un nuovo progetto commerciale, in attesa di iniziare a generare profitto e/o di attirare investitori

Quando un’impresa identifica un’opportunità di investimento, come l’avvio di una nuova linea di produzione, l’ingresso in un nuovo mercato o lo sviluppo di un nuovo prodotto, necessita di capitale iniziale. Se si prevede un ritorno sull’investimento a breve o medio termine che possa coprire il rimborso del prestito, il prestito ponte può essere una soluzione valida.

In tutti questi casi, l’accesso a capitale immediato può fare la differenza tra cogliere un’opportunità o lasciarsela sfuggire. 

Il prestito ponte con la finanza tradizionale

Il meccanismo di erogazione di un finanziamento ponte tradizionale avviene tipicamente attraverso istituti bancari. L’importo concesso è vincolato alla presentazione di documentazione che attesti l’evento di liquidità atteso oppure lo stato di avanzamento dei lavori (SAL), in ambito edilizio, o ancora gli accordi contrattuali e il business plan dell’acquisizione per cui è richiesto il finanziamento. 

L’iter di istruttoria può essere lungo: le banche, per loro natura e per i vincoli regolamentari a cui sono soggette, adottano processi di valutazione del merito creditizio che richiedono tempi specifici e una cospicua documentazione, poco idonee ai momenti di urgenza finanziaria.

Inoltre, a causa della sua natura a breve termine e del profilo di rischio percepito, i tassi di interesse applicati ai prestiti ponte possono essere superiori rispetto a quelli delle forme di finanziamento a più lungo termine.

Nell’ambito della finanza tradizionale esistono anche altre soluzioni simili che svolgono un ruolo di finanziamento ponte, per esempio:

  • Fido di cassa (linea di credito rotativa concessa dalla banca sul conto corrente, che permette all’impresa di utilizzare fondi oltre la propria disponibilità liquida, fino a un limite concordato)
  • Factoring (cessione di fatture da riscuotere a una società specializzata, in cambio di liquidità immediata nella misura di una percentuale dell’importo delle fatture cedute).

A queste soluzioni va aggiunta quella alternativa del lending crowdfunding.

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Finanziamento ponte con il lending crowdfunding

Il lending crowdfunding consente alle imprese di ottenere un prestito da una pluralità di investitori online, attraverso piattaforme regolamentate. L’azienda, poi, restituisce il capitale ricevuto in base a un piano di ammortamento concordato, comprensivo di interessi.

Utilizzare il lending crowdfunding per strutturare un finanziamento ponte offre alcuni vantaggi distintivi.

  1. Maggiore agilità e rapidità di accesso

Le piattaforme di lending crowdfunding, infatti, operano con iter digitali snelli e valutazioni rapide e la campagna può durare anche meno di 30 giorni, in seguito ai quali l’erogazione del capitale avviene in breve tempo. In molti casi, il capitale può essere disponibile in poco più di un mese, un aspetto decisivo per un finanziamento ponte.

Per quanto riguarda la gestione dei flussi finanziari, le piattaforme di lending crowdfunding si avvalgono generalmente di istituti di pagamento o di moneta elettronica terzi autorizzati, che si occupano di processare i versamenti degli investitori e le successive erogazioni dei fondi ai richiedenti.

2. Appetibilità per i piccoli investitori

L’esistenza di un evento certo di liquidità nel futuro dell’azienda abbassa notevolmente il rischio percepito dai piccoli risparmiatori che valutano un investimento in crowdfunding. C’è già la prospettiva di un capitale con cui l’azienda potrà rimborsare il prestito. Questo rende più facile la comunicazione per la campagna di crowdfunding e la persuasione dei potenziali investitori.

3. Flessibilità

Questo strumento, rispetto al prestito bancario, offre una maggiore flessibilità nella strutturazione del finanziamento, adattandosi meglio a esigenze specifiche. I fondi raccolti possono essere utilizzati per una varietà di finalità, dall’avvio di nuovi progetti all’espansione dell’attività o al consolidamento del circolante.

Il tasso di interesse è mediamente più alto di quello di un prestito bancario per la rapidità dell’erogazione e l’inferiorità delle barriere all’ingresso.

Per richiedere un finanziamento ponte in crowdfunding, l’iter è quello normale delle campagne di lending crowdfunding: l’azienda deve presentare bilanci e documentazione contabile aggiornati, business plan, documentazione sull’evento di liquidità atteso ed eventuali garanzie o impegni accessori. In questo contesto, la piattaforma di crowdfunding non si limita a valutare il merito creditizio corrente dell’impresa, ma estende la sua analisi alla solidità e alla probabilità di realizzo dell’evento di liquidità futuro che dovrebbe estinguere il prestito ponte.

Il finanziamento ponte per startup

Per le startup un finanziamento ponte ottenuto tramite lending crowdfunding può assumere anche un valore strategico che va oltre la semplice copertura di un fabbisogno di liquidità. Può fungere da meccanismo di “signaling” (segnalazione al mercato) e di “commitment” (impegno). Ottenere un finanziamento ponte in attesa di un round di equity di maggiori dimensioni può indicare al mercato e ai futuri investitori istituzionali che l’azienda ha già superato una prima fase di valutazione (quella effettuata dalla piattaforma di crowdfunding e dagli investitori che hanno partecipato al prestito ponte) e che possiede un piano credibile per raggiungere i traguardi necessari per il round di finanziamento successivo. Può, inoltre, dimostrare la determinazione e la proattività del management nel trovare soluzioni per sostenere la crescita. 

È importante notare, tuttavia, che un ricorso eccessivo o ripetuto a finanziamenti ponte potrebbe anche essere interpretato negativamente, segnalando potenziali difficoltà nel chiudere il round di finanziamento principale o una gestione finanziaria non ottimale.

Il caso del settore immobiliare

Molte delle situazioni che abbiamo descritto in cui torna utile il finanziamento ponte si verificano nel settore immobiliare. Le operazioni immobiliari, infatti, sono lunghe e costose, spesso dipendono da più fonti di finanziamento con tempistiche diverse, devono rispettare scadenze determinanti per questioni di permessi, licenze, incentivi ecc. o dipendono dall’acquisto di proprietà o terreni per cui ci sono più acquirenti interessati e per cui servono grandi quantità di capitale.

I finanziamenti ponte sono frequentemente utilizzati per finanziare l’acquisto di un immobile destinato a ristrutturazione e successiva rivendita, coprendo il periodo che intercorre tra l’acquisizione e la vendita finale.

Un altro impiego comune è l’anticipo di fondi per l’avvio di un cantiere edile, in attesa dell’erogazione delle tranche di un mutuo basato sullo Stato Avanzamento Lavori (SAL) da parte di un istituto bancario. La natura ciclica e per fasi dei progetti edili rende il finanziamento ponte uno strumento particolarmente adatto a questo settore.

Anche per questo motivo, il lending crowdfunding applicato al settore immobiliare è un segmento particolarmente dinamico: ne abbiamo parlato nel nostro articolo sul real estate crowdfunding.

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