- Startup innovativa: i requisiti
- Da startup innovativa a scale-up
- Startup innovative: agevolazioni
- Perché conviene essere una startup innovativa
- Vuoi approfondire direttamente con i nostri esperti di crowdfunding l'argomento di cui stai leggendo?
- Hai bisogno di supporto per preparare una campagna di crowdfunding di successo e cercare potenziali investitori per il tuo progetto?
Quello di startup innovativa è uno status giuridico riconosciuto per legge, che consente di accedere a una serie di agevolazioni fiscali e finanziarie pensate per sostenere le imprese più giovani e ad alto potenziale tecnologico.
Per chi sta avviando una nuova attività o ha una PMI con un forte contenuto di ricerca e sviluppo, ottenere questo riconoscimento può rappresentare un vantaggio competitivo importante, a patto di conoscere bene i requisiti richiesti e i benefici reali.
La definizione di startup innovativa è cambiata più volte negli anni, e lo stesso vale per le agevolazioni correlate, per questo è importante essere sempre aggiornati.
Nel 2025, con l’entrata in vigore delle ultime modifiche introdotte dalle Leggi 193/2024 e 162/2024, il sistema di incentivi per le startup innovative è stato modificato in modo significativo: le detrazioni fiscali sono state riorganizzate, alcuni crediti d’imposta sono stati ridefiniti e altri bonus sono in fase di revisione. Ma sono cambiati gli stessi requisiti per la definizione di startup innovativa, ed è stato introdotto un nuovo status a metà tra startup e PMI innovativa: quello di scaleup.
In questo articolo vedremo in modo chiaro e pratico come diventare una startup innovativa, quali vantaggi comporta e quali agevolazioni resteranno attive (o scadranno) nel 2025-2026.
Startup innovativa: i requisiti
Per ottenere la qualifica di startup innovativa non è automatico è necessario rispettare una serie di requisiti di legge precisi, stabiliti dall’articolo 25 del Decreto-Legge 179/2012 e aggiornati negli anni successivi.
Se la tua impresa risponde a questi criteri, può iscriversi nella sezione speciale del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e accedere così a tutte le agevolazioni fiscali e finanziarie previste. Analizziamoli tutti.
Per rientrare nella definizione di startup innovativa la tua azienda deve:
- essere una società di capitali (anche cooperativa), costituita da non più di 60 mesi;
- rientrare nella definizione europea di PMI (micro, piccola o media impresa) secondo la raccomandazione 2003/361/CE;
- avere sede principale in Italia o in uno Stato UE ma con una filiale operativa in Italia;
- non derivare da fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda;
- avere come oggetto sociale prevalente la produzione o commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
- non svolgere attività prevalente di agenzia e di consulenza;
- non distribuire utili;
- non superare i 5 milioni di euro di valore della produzione annua a partire dal secondo esercizio.
Oltre ai requisiti di base, la normativa richiede che la startup soddisfi almeno uno dei seguenti criteri di innovazione tecnologica:
- Spese in ricerca e sviluppo pari o superiori al 15% dei costi totali della produzione (comprendendo personale R&S, consulenze, prototipi, brevetti, ecc.) o, se è maggiore, superiori al 15% del valore della produzione;
- Personale altamente qualificato, con almeno un terzo dei dipendenti in possesso di dottorato di ricerca o almeno due terzi laureati magistrali;
- Titolarità o licenza di brevetto industriale, software registrato o altra proprietà intellettuale direttamente collegata all’attività.
Questi parametri vengono autocertificati nella domanda d’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative, ma è importante poterli documentare in caso di controlli.
Dopo i primi tre anni, per rimanere nel Registro la startup deve dimostrare almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti:
- +25% delle spese in R&S
- Un contratto di sperimentazione con una pubblica amministrazione
- Incremento di ricavi o dell’occupazione >50% dal secondo al terzo anno di esercizio
- Riserva patrimoniale >50.000€ attraverso un finanziamento convertibile, un aumento di capitale a sovrapprezzo o una campagna di equity crowdfunding (unitamente al requisito del +20% di spese in R&S).
- Almeno un brevetto.
Da startup innovativa a scale-up
Con le modifiche normative apportate dalla Legge 193/2024 e dalla Legge 162/2024 – ultime tappe del cosiddetto “Scale‑up Act” – è stato introdotto in Italia un nuovo status per le imprese che, pur partite come startup innovative, mostrano un salto dimensionale e tecnologico significativo: lo status di scale-up (cioè aziende innovative in fase di espansione).
Dopo 5 anni di permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese, una startup innovativa può prorogare l’iscrizione se dimostra di aver raggiunto determinati requisiti di crescita che la configurano come scale-up:
- un aumento di capitale da almeno un milione di euro nel biennio attraverso l’ingresso di organismi d’investimento collettivo (OICR); oppure
- un incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica d’impresa superiore al 100 % (raddoppio) tra un biennio.
Oltre a questo, l’azienda deve comunque rientrare ancora nel requisito dimensionale stabilito dalla definizione europea di PMI (micro, piccola o media impresa) secondo la raccomandazione 2003/361/CE.
Da startup innovativa a PMI innovativa
Se la startup supera i limiti posti per lo status di scale-up, oppure quando sono trascorsi 4 anni dall’ingresso nello status di scale-up, è possibile evolvere in PMI innovativa. Le PMI innovative condividono molti dei vantaggi fiscali e finanziari delle startup, ma senza il limite di età: rappresentano, di fatto, il passo successivo nel percorso di crescita di una realtà innovativa.
Vuoi approfondire direttamente con i nostri esperti di crowdfunding l’argomento di cui stai leggendo?
Turbo Crowd può rivelarti tutti i trucchi del mestiere del crowdfunding, illustrarti le opportunità di raccolta di capitali a tua disposizione e fornirti supporto pratico per realizzare una campagna di crowdfunding di successo.
Startup innovative: agevolazioni
Una volta ottenuto lo status di startup innovativa, puoi accedere a un sistema di agevolazioni fiscali e finanziarie ampio e articolato. Alcune misure sono riservate alle imprese, altre premiano chi investe nel capitale delle startup, per favorire l’attrazione di investimenti verso le imprese innovative.
Agevolazioni fiscali per chi investe
- Detrazione IRPEF del 65% degli investimenti in startup innovative per le persone fisiche, fino a un massimo di 100.000€ per periodo d’imposta.
- Detrazione IRES del 30% degli investimenti in startup innovative per le persone giuridiche.
Queste detrazioni sono soggette a condizioni:
- l’investitore non può detenere più del 25 % del capitale sociale dopo l’investimento;
- l’investimento deve essere mantenuto per almeno 3 anni;
- l’operazione deve rientrare nel regime de minimis europeo. Secondo il Regolamento (UE) n. 1407/2013, un’impresa può ricevere fino a 200.000 € di aiuti de minimis nell’arco di tre esercizi finanziari consecutivi, comprensivi di fondi pubblici e privati.
Si tratta di un incentivo molto potente che aumenta l’attrattività delle startup innovative rispetto ad altri strumenti d’investimento, ma deve essere inserito nel contesto di finanziamento complessivo della startup. Per questo gli investimenti che vogliono rientrare in questa agevolazione devono essere approvati da un ente che verifica che non venga superata la soglia complessiva de minimis, ed è la startup stessa che deve fare richiesta dell’agevolazione per conto degli investitori.
Per gli investimenti deliberati entro il 31 dicembre 2024, non ancora perfezionati o effettuati in più tranche, resta applicabile la precedente aliquota del 30% al di fuori del regime de minimis. Tuttavia, le nuove domande di agevolazione presentate nel 2025 rientrano automaticamente nel regime aggiornato.
Questa fase di passaggio è importante da considerare se stai pianificando una campagna di equity crowdfunding o una raccolta di capitali: comunicare con chiarezza quale regime fiscale si applica può influenzare direttamente la decisione d’investimento. Sottolineiamo, inoltre, che in assenza di una detrazione fiscale applicabile senza limiti a tutti gli investitori, diventerà ancora più importante offrire dei reward esclusivi e appetibili per stimolare la partecipazione a una campagna di crowdfunding.
Incentivi per le imprese
Le startup innovative beneficiano di una serie di vantaggi diretti, che alleggeriscono la gestione e sostengono gli investimenti:
- Esonero da imposta di bollo e diritti camerali, sia al momento della costituzione sia per tutto il periodo di iscrizione nella sezione speciale del Registro Imprese.
- Accesso prioritario al Fondo di Garanzia per le PMI, che può coprire fino all’80% dei prestiti bancari o dei finanziamenti erogati da intermediari vigilati.
- Credito d’imposta per ricerca, sviluppo e innovazione, riconosciuto sulle spese relative a progetti tecnologici, prototipazione, digitalizzazione e sostenibilità. L’aliquota varia in base alla tipologia di attività (R&S, innovazione tecnologica, design), ed è in fase di revisione nell’ambito del Piano Transizione 5.0. Il Piano punta a maggiore tracciabilità delle spese ammissibili e impone una cumulabilità limitata con altri incentivi regionali o europei per le stesse spese.
- Work for equity: possibilità di remunerare collaboratori e consulenti con quote societarie, in esenzione da imposte e contributi, favorendo il coinvolgimento del team e l’attrazione di talenti.
- Strumenti finanziari partecipativi (SFP), ispirati al modello SAFE americano, che consentono di raccogliere capitale anche prima della definizione di una valutazione pre-money.
Agevolazioni finanziarie e bandi
Accanto ai benefici fiscali, le startup innovative possono accedere in via preferenziale a fondi pubblici e programmi nazionali di sviluppo, come ad esempio:
- Smart & Start Italia (Invitalia): finanziamento agevolato fino a 1,5 milioni di euro, con quota a fondo perduto fino al 30% nel Mezzogiorno e nelle regioni terremotate.
- ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, sempre gestito da Invitalia, dedicato alle startup femminili e giovanili.
- Fondo Nazionale Innovazione e programmi di co-investimento CDP Venture Capital, che affiancano investitori privati in round di equity per imprese innovative.
- Bandi regionali per l’innovazione, che attribuiscono punteggi aggiuntivi alle imprese iscritte come startup o PMI innovative.
Molte di queste misure sono cumulabili, purché rispettino i limiti de minimis e non finanzino le stesse spese due volte.
Perché conviene essere una startup innovativa
Essere riconosciuti come startup innovativa non è solo una formalità burocratica: è una leva strategica che può cambiare il modo in cui la tua impresa cresce, raccoglie capitali e si presenta al mercato.
Le startup innovative si inseriscono in un ecosistema privilegiato fatto di incentivi, networking, reti di investitori e strumenti di finanza alternativa.
Il primo vantaggio è concreto e immediato: una riduzione dei costi di gestione, che deriva dalle esenzioni che abbiamo elencato nei paragrafi precedenti.
A questo si aggiungono:
- accesso semplificato ai finanziamenti bancari e pubblici, grazie alla priorità nel Fondo di Garanzia per le PMI;
- procedure amministrative più snelle, come la possibilità di costituire la società interamente online e di effettuare aumenti di capitale digitali.
Tutto questo significa più velocità operativa e meno burocrazia, due fattori che in fase di crescita fanno una differenza sostanziale.
Ma il vero valore dello status di startup innovativa è strategico, non solo economico.
- Rende più attrattivi per gli investitori: la combinazione di detrazioni fiscali e alto potenziale innovativo bilancia il rischio percepito.
- Aumenta la tua credibilità commerciale e tecnologica: essere iscritti alla sezione speciale del Registro Imprese è un riconoscimento pubblico che attesta l’alto contenuto innovativo del progetto.
- Ti apre la porta a network di incubatori, acceleratori e fondi venture che operano esclusivamente con startup innovative.
- Ti consente di utilizzare strumenti finanziari flessibili (come i work for equity o gli Strumenti Finanziari Partecipativi) per attrarre capitale umano e finanziario anche senza liquidità immediata.
Crowdfunding come leva per le startup innovative
Le startup innovative sono le principali protagoniste del crowdinvesting italiano, perché la prospettiva della detrazione fiscale torna utile come incentivo per trovare investitori in grande numero e perché in questa fase per le imprese è particolarmente preziosa la possibilità di raccogliere capitali senza indebitarsi e di trasformare i propri clienti in soci.
Fare equity crowdfunding in quanto startup innovativa significa quindi moltiplicare le leve di marketing e finanziamento, raccogliendo quello che si può definire smart money: capitale che porta con sé anche relazioni, competenze e visibilità.
Hai bisogno di supporto per preparare una campagna di crowdfunding di successo e cercare potenziali investitori per il tuo progetto?
Turbo Crowd può accompagnarti lungo tutto il processo, dall’organizzazione del precrowd fino alla chiusura della raccolta, sviluppando strategie di marketing efficaci e innovative per promuovere nel miglior modo possibile la tua campagna.
