Nella promozione di una campagna di crowdfunding, la visibilità online gioca un ruolo fondamentale. La raccolta di capitali avviene online, i potenziali investitori si agganciano quasi esclusivamente online.
La SEO (Search Engine Optimization), ovvero l’insieme delle strategie volte a migliorare il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca, è uno degli strumenti più efficaci per aumentare il traffico organico verso i canali di comunicazione della campagna.
A differenza delle attività di advertising, che portano risultati nel breve periodo ma sono a pagamento e cessano quando si interrompono gli investimenti, una buona strategia SEO può garantire visibilità costante nel tempo. Questo aspetto è cruciale nella fase di precrowd, quando si lavora per costruire una community e raccogliere manifestazioni d’interesse, ma anche durante e dopo la campagna.
Per la sua natura di attività a medio e lungo termine e il suo impatto profondo sui canali online dell’azienda, infatti, la SEO risulta un asset prezioso a prescindere dal periodo di campagna di crowdfunding.
In questo articolo spieghiamo cos’è una strategia SEO per il crowdfunding e come si possa sfruttarla per promuovere una campagna in sinergia con gli strumenti a pagamento all’interno di un piano di comunicazione per il crowdfunding.
Cos’è la SEO
La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, è l’insieme delle tecniche e delle strategie finalizzate a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca come Google (ma non solo!).
In concreto, significa fare in modo che le pagine di un sito compaiano tra i primi risultati quando gli utenti cercano parole chiave rilevanti per il settore di riferimento. È una disciplina che unisce competenze tecniche (struttura del sito, velocità, mobile friendly), editoriali (produzione di contenuti utili e ben organizzati) e strategiche (scelta delle keyword, analisi del pubblico, link building).
I vantaggi della SEO per il crowdfunding
Implementare una strategia SEO nella preparazione di una campagna di crowdfunding permette di:
- Intercettare potenziali investitori nel momento in cui cercano attivamente informazioni sui temi legati alla campagna e al prodotto/servizio offerto dall’azienda;
- Ampliare il pubblico raggiunto (serve una crowd, una folla per raggiungere gli obiettivi di raccolta di capitali)
- Posizionare l’azienda promotrice come autorevole nel proprio settore, costruendo fiducia nei confronti del progetto;
- Ridurre la dipendenza da investimenti pubblicitari grazie alla generazione costante di traffico organico;
- Migliorare la qualità della lead generation: contenuti ottimizzati e collegati a strumenti come landing page e form permettono di raccogliere contatti di persone realmente interessate.
- Amplificare l’effetto gregge e il meccanismo della prova sociale, contribuendo a dissipare le incertezze dei potenziali investitori. Un utente interessato che vede il sito web dell’azienda comparire sempre in cima alle ricerche lo percepisce come autorevole e molto frequentato dalle persone, quindi sviluppa fiducia.
Dove applicare la SEO in una campagna di crowdfunding
1. Sito web aziendale e landing page della campagna
Un sito ben ottimizzato rappresenta il cuore della strategia SEO. Per una campagna di crowdfunding, parliamo sia del sito web aziendale, sia della landing page dedicata specificamente al crowdfunding: è qui che vanno convogliati i potenziali investitori, soprattutto nella fase di precrowd, quindi questo è anche il cuore del successo della campagna di crowdfunding.
Alcune best practice:
- Ottimizzare titoli, meta description e URL con parole chiave strategiche;
- Avere una struttura chiara con sezioni informative, storytelling del progetto e call to action evidenti;
- Inserire nel sito web aziendale un visibile link alla landing page dedicata al crowdfunding.
- Garantire la velocità di caricamento e la navigabilità da mobile;
- Collegare il sito a tool di analytics e CRM per monitorare le conversioni.
2. Blog aziendale
Un blog aggiornato è uno degli strumenti SEO più potenti. Può sembrare anacronistico, eppure nonostante la perdita di popolarità come sede di contenuti online, è ancora uno dei principali ganci con cui le aziende richiamano visitatori sui loro siti web.
Permette di posizionarsi su molteplici keyword correlate al proprio settore e alla tipologia di progetto finanziato.
I tipi di contenuti su cui puntare devono essere diversi. Per esempio:
- Articoli educativi e informativi sugli strumenti finanziari offerti e sui vantaggi dell’investimento (es. “come funziona l’equity crowdfunding” o “perché investire in energia rinnovabile” ecc.)
- Approfondimenti sul team e sulla storia dell’impresa o la tecnologia utilizzata
- Approfondimenti e chiarimenti sulla tecnologia utilizzata, sul problema risolto dal prodotto o servizio offerto, su argomenti correlati.
Ogni articolo deve essere ordinato attraverso titoli H1 e intestazioni secondarie, contenere link interni verso la landing page della campagna e call to action per l’iscrizione alla newsletter o la manifestazione d’interesse.
3. Guest post e backlink strategy
Pubblicare articoli su siti terzi autorevoli (riviste online, blog e portali di settore) aiuta a:
- generare backlink di qualità, che migliorano l’autorità del dominio e quindi il posizionamento SEO;
- raggiungere nuovi pubblici in target;
- rafforzare la reputazione del progetto.
Queste attività si integrano perfettamente nella fase di precrowd, in cui l’obiettivo è creare interesse e portare traffico qualificato verso la campagna, ma sostengono anche l’autorevolezza della proposta nelle fasi successive, creando un ecosistema online favorevole alla conversione dei potenziali investitori.
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Tecniche SEO
Keyword research mirata
Gli utenti utilizzano termini specifici per trovare informazioni, prodotti o opportunità:
la ricerca delle giuste parole chiave è un pilastro della SEO, essenziale per posizionarsi nei risultati di ricerca pertinenti
Usa tool come Google Keyword Planner, Ubersuggest, SEOZoom o SEMrush per individuare le query legate al tuo settore.
Un approccio particolarmente efficace consiste nel concentrarsi sulle
parole chiave a coda lunga (long-tail keywords). Le frasi composte da tre o più parole, infatti, hanno meno competizione e sono più mirate, attirando un traffico più qualificato e con un’intenzione di ricerca più specifica.
L’integrazione naturale delle parole chiave così individuate nei testi del sito e del blog è altrettanto importante. La parola chiave principale dovrebbe essere inclusa nel title tag, nella meta description e almeno una volta nelle prime 100-150 parole del contenuto della pagina. È consigliabile utilizzare anche parole chiave correlate e sinonimi in tutto il testo, per fornire un contesto più ricco ai motori di ricerca e migliorare la comprensione del contenuto.
È fondamentale evitare il “keyword stuffing”, ovvero l’eccessivo e innaturale ripetersi di parole chiave, poiché questa pratica può penalizzare il posizionamento del sito.
Un consiglio extra riguarda la strategia di SEO locale (se il progetto ha una dimensione territoriale): inserisci tra le keyword riferimenti alla zona geografica per attirare utenti interessati a iniziative locali.
Esperienza Utente (UX) e velocità della pagina
L’esperienza utente (UX) gioca un ruolo fondamentale nella SEO. Un sito web che offre una buona UX è intuitivo, facile da usare, con elementi di navigazione chiari e ottimizzato per tutti i dispositivi.
Due aspetti tecnici cruciali per la UX sono:
- La velocità di caricamento della pagina: gli utenti oggi hanno aspettative elevate e abbandoneranno una pagina se impiega troppo tempo a caricarsi. Strumenti come Google PageSpeed Insights possono essere impiegati per analizzare i tempi di caricamento e identificare le aree di miglioramento.
- La mobile responsiveness, ovvero la responsività del sito web su dispositivi mobili: un sito che si adatta fluidamente a diverse dimensioni di schermo garantisce un’esperienza utente ottimale su smartphone, tablet e desktop.
In tutte le esperienze di acquisto online, se un utente incontra attriti, come un caricamento lento o una navigazione confusa, è molto probabile che abbandoni l’operazione. Questo abbandono immediato, nel crowdfunding, si traduce direttamente in opportunità di investimento perse. Pertanto, per le campagne di crowdfunding, gli elementi tecnici SEO come la velocità della pagina e la reattività mobile non sono solo fattori di ranking; sono motori diretti di conversione.
Ottimizzazione di Title Tag e Meta Description
I title tag sono un componente cruciale della SEO, essendo la prima cosa che gli utenti vedono nei risultati di ricerca di Google in cima a ciascun risultato di ricerca. Devono essere descrittivi, concisi e includere la parola chiave principale all’inizio per massimizzare la rilevanza e l’attrattiva.
La meta description è una breve sintesi che appare sotto il title tag nei risultati di ricerca. Anche questa è un elemento fondamentale che gli utenti esaminano prima di cliccare sul link. Una meta description efficace deve essere persuasiva, includere le parole chiave pertinenti e incoraggiare i clic, riflettendo accuratamente il contenuto della pagina. La lunghezza consigliata è di circa 160 caratteri.
Strutturare questi contenuti in modo da rispondere direttamente a domande frequenti, inoltre, aumenta le possibilità di comparire nei box in evidenza di Google (di diventare, cioè, featured snippet).
Creazione di contenuti di valore
I contenuti ottimizzati in ottica SEO non devono “parlare” al motore di ricerca, Google o qualsiasi altro che sia, bensì devono parlare alle persone. Va bene ottimizzare tutti gli aspetti tecnici e meccanici, ma non bisogna dimenticarsi che quei contenuti hanno la funzione di essere letti da qualcuno che sta cercando qualcosa. Ogni elemento on-page, dall’URL al testo, dovrebbe essere realizzato non solo per gli algoritmi, ma anche per massimizzare la chiarezza, la fiducia e il potere persuasivo per il pubblico umano.
La pubblicazione di contenuti di valore e di alta qualità è essenziale per attirare e coinvolgere il pubblico, ma anche per migliorare il posizionamento della pagina web: è un circolo virtuoso. Google non premia i contenuti che sono all’apparenza tecnicamente perfetti, ma sono poi vuoti di reale significato o difficili da comprendere.
Questo è particolarmente importante se stiamo migliorando la SEO in vista di una campagna di crowdfunding: l’obiettivo finale non è semplicemente essere visibili sul motore di ricerca, bensì trasformare gli utenti in investitori dopo che hanno cliccato sul link in cima alla lista dei risultati. Tale obiettivo si può raggiungere solo con contenuti di qualità, pagine strutturate in modo logico e visivamente attraente e call to action chiare.
Ogni contenuto dovrebbe essere chiaro e coinvolgente, fornire informazioni realmente utili per i lettori ed essere ben strutturato, utilizzando paragrafi brevi e punti elenco per migliorare la leggibilità e l’esperienza utente.
Gli elementi visivi, come foto, video e infografiche, rendono la pagina più leggera e attraente e aiutano a comunicare in modo più efficace i messaggi. Questi elementi devono essere ottimizzati per un caricamento rapido e mantenere un’alta qualità, utilizzando nomi di file descrittivi e aggiungendo sempre il testo alternativo (alt text) per ogni immagine. L’alt text non solo migliora l’accessibilità per tutti gli utenti, ma fornisce anche un contesto prezioso ai motori di ricerca.
Un consiglio extra è quello di ottimizzare i contenuti anche per la ricerca vocale: sempre più persone cercano informazioni parlando al proprio dispositivo. Prevedi contenuti in forma di FAQ o guide pratiche per intercettare questo tipo di ricerca.
Creazione di una rete di link interni
La strategia di link interni consiste nel collegare le diverse pagine all’interno del proprio sito web. Questa pratica aiuta i motori di ricerca a comprendere il contesto del contenuto e la gerarchia del sito, potenziando l’autorità complessiva del dominio.
Una struttura del sito logica e gerarchica, supportata da link interni pertinenti, è fondamentale per prevenire la creazione di “pagine orfane”, ovvero pagine senza link in ingresso, che sono difficili da scoprire e indicizzare per i crawler* dei motori di ricerca.
*Un crawler è un software con cui un motore di ricerca analizza tutti i contenuti di una rete in un modo metodico e automatizzato e crea un indice di URL che può offrire nella ricerca.
Per favorire e guidare questa attività, oltre a curare la logica della struttura del sito, altre operazioni tecniche prevedono:
- La configurazione corretta dei file robots.txt e dei meta tag robots per guidare i crawler e impedire l’indicizzazione di pagine non necessarie (non è obbligatorio, ma spesso è utile)
- La creazione di una sitemap XML, un file che fornisce ai motori di ricerca un elenco strutturato di tutti gli URL importanti del sito
- L’utilizzo di HTTPS (SSL/TLS Certificate), requisito standard per la sicurezza del sito e un fattore di ranking, perché protegge i dati degli utenti e segnala affidabilità ai motori di ricerca.
Strutturazione di URL SEO-friendly
Gli URL delle pagine della landing page e del sito web aziendale devono essere brevi, semplici e includere la parola chiave primaria, facilitando la comprensione sia per gli utenti che per i motori di ricerca.
È buona pratica utilizzare trattini (-) per separare le parole e mantenere tutte le lettere minuscole, come da formattazione preimpostata nella maggior parte dei software per la creazione di siti. È fondamentale evitare caratteri non sicuri (<, >, #, %, ecc.) e parametri URL non necessari (?id=123) che possono rendere gli URL meno leggibili e meno attraenti.
Canali su cui integrare la SEO con altre attività
La SEO funziona al suo meglio per la promozione del crowdfunding se integrata in una strategia multicanale:
- Email marketing: i contenuti del blog possono essere usati per alimentare newsletter informative e persuasive.
- Social media: ogni nuovo contenuto SEO può diventare un post su LinkedIn, Facebook o Instagram, generando traffico e condivisioni.
- Advertising: anche le campagne Google Ads prevedono un’ottimizzazione grazie all’analisi SEO, identificando le keyword a più alto tasso di conversione e creando una rete coerente di contenuti gratuiti e pagamento con le stesse keyword.
Monitoraggio e analisi delle performance SEO per il crowdfunding
Il monitoraggio e l’analisi delle performance SEO sono indispensabili per valutare l’efficacia delle strategie implementate e per apportare eventualmente le necessarie modifiche in tempo reale.
Per un monitoraggio completo si può usare una combinazione di strumenti dedicati, alcuni dei quali si trovano gratis, altri sono a pagamento, come:
- Google Search Console per scoprire quali query di ricerca portano gli utenti al sito e quali pagine performano meglio
- Google Analytics per tracciare il traffico organico, analizzare il comportamento degli utenti e monitorare le conversioni
- Google PageSpeed Insights (già citato)
- Google Looker Studio per ottenere report dai dati
- Altri strumenti professionali a pagamento al di fuori della suite di Google, per analisi più mirate.
Attraverso questi e altri strumenti, si possono analizzare i KPI chiave di una strategia SEO:
- Traffico Organico: il numero di visitatori che arrivano al sito tramite i risultati di ricerca organici.
- Posizionamento delle Parole Chiave: dove il sito appare nei risultati di ricerca per le parole chiave target.
- Impressioni e Clic (CTR): le impressioni indicano quante volte il contenuto è comparso nella SERP del motore di ricerca, mentre i clic e il Click-Through Rate (CTR) misurano l’efficacia dei title tag e delle meta description nel generare interesse e traffico.
- Conversioni: il numero di investimenti, manifestazioni d’interesse, iscrizioni alla newsletter o altre azioni desiderate che possono essere direttamente attribuite al traffico organico.
- Tasso di Rimbalzo (Bounce Rate): la percentuale di visitatori che lasciano il sito dopo aver visualizzato una sola pagina. Un tasso di rimbalzo elevato può indicare problemi di rilevanza del contenuto o di esperienza utente.
- Durata Media della Sessione e Pagine per Sessione: il livello di coinvolgimento degli utenti con il contenuto del sito. Una maggiore durata e più pagine visitate suggeriscono un maggiore interesse.
L’analisi delle performance va fatta con costanza per evitare di sprecare risorse in una strategia che non funziona o potrebbe funzionare meglio.
In questa analisi bisogna tenere conto che la SEO è uno strumento lento, che richiede tempo per mostrare i risultati, i quali sono progressivi e derivano da un volume di contenuti consistente e regolare, non da una singola attività, a differenza di altri strumenti di promozione.
Per tale motivo, non ha senso realizzare attività SEO per il solo orizzonte della campagna di crowdfunding, bensì è efficace inserirle in un piano comunicazione e marketing di lungo termine da portare avanti anche dopo la raccolta di capitali online.
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